"Ho fatto un patto, sai, con le mie emozioni, le lascio vivere e loro non mi fanno fuori" (il KOM)
IL PROGETTO “FERMARE LE EMOZIONI”
Fotografare un paesaggio è come “dialogare” in modo intimo e profondo con la Natura, è una sorta di ricerca spirituale. Una immagine ben riuscita, è la magica alchimia, il delicato equilibrio di numerosi elementi e si realizza solo quando il fotografo e la Natura raggiungono una perfetta simbiosi, in uno stato di completa empatia.
Attraverso la fotografia possiamo raccontare una storia, ma sopratutto possiamo raccontarci. La fotografia è il riflesso incondizionato dell’anima, dell’istinto, dell’immediatezza. Con la fotografia possiamo fermare e fissare le emozioni, gli stati d’animo, registrare e prolungare nel tempo i ricordi attraverso un attimo che diventa eterno. La fotografia, al pari della pittura, della musica, della poesia, è una forma d’arte. Il fotografo “dipinge”, “compone” e “scrive” utilizzando la luce, interpretando la realtà guidato dalla sua sensibilità e dalla sua empatia con il circostante. Proprio questo è il punto di partenza e al tempo stesso il punto di arrivo del progetto “fermare le emozioni”: la fotografia intesa come mezzo espressivo per interpretare la realtà partendo da un’idea, per comunicare una visione attraverso il coinvolgimento emotivo e il gusto estetico. Vi ringrazio fin d’ora per le gradite visite. A fianco: alba, Dolomiti (Ph. di Ennio Adami) |