La via della croce
Anche la corteccia degli alberi a volte, può “racchiudere” e “raccontare” una storia. Questa però è una storia un po’ particolare, o forse sarebbe meglio dire che questa è La Storia. Quella descritta nel Vangeli e tramandata per secoli.
E rimane lì, impressa nel legno sotto forme puramente astratte e materiche, dai toni vivi e brillanti, quasi fossero figure allegoriche.
Curiosi ed fantasiosi intrecci di forme e colori hanno stimolato la mia fantasia e attraverso un processo di rielaborazione mentale e interpretazione personale, hanno riportando pian piano alla mente piccoli frammenti, istantanee di quel viaggio partito dalla valle del torrente Cedron e conclusosi come noto, sulla collina del Golgota.
In mezzo una serie di noti episodi che tento di immaginare e raffigurare attraverso questa serie di immagini.
Si parte da una rappresentazione astratta della colorata vallata solcata dal torrente Cedron, dove la sera del giovedì Gesù si ritirò in preghiera all’interno del podere-giardino del Getsemani. Il fiume assume toni rossi-arancioni come a voler rappresentare un triste presagio……
Il Re dei Giudei viene arrestato, condotto nel Pretorio e interrogato da Pilato. Giudicato innocente, viene abbandonato nelle mani del popolo. Flagellato e incoronato con spine. Crocefisso ascende al calvario insieme ai 2 ladroni, tra due ali di folla inferocite e impazzite, dove morirà all’ora 9° (3 del pomeriggio) accompagnato dallo strazio e dalle lacrime di Maria a delle altre 2 madri.
A testimonianza, rimangono solo 3 lacrime impresse nel legno bagnate dalla una violenta tempesta che ne seguì.
La serie di immagini si conclude con un “viaggio” immaginario, un volo sulla Terra Promessa……un ultimo sguardo di speranza sul Creato. E al tramonto, un fascio di luce illumina le rive del Giordano quasi fino alle “lontane” sponde del Tiberiade, poco lontano da casa Nazareth.
Le immagini sono state scattate nei pressi delle selvagge insenature di Costa Merlata, a sud di Ostuni (BR).
Attrezzatura utilizzata: Canon 6d, 28-105mm, 70-200mm, filtro CPL.
E rimane lì, impressa nel legno sotto forme puramente astratte e materiche, dai toni vivi e brillanti, quasi fossero figure allegoriche.
Curiosi ed fantasiosi intrecci di forme e colori hanno stimolato la mia fantasia e attraverso un processo di rielaborazione mentale e interpretazione personale, hanno riportando pian piano alla mente piccoli frammenti, istantanee di quel viaggio partito dalla valle del torrente Cedron e conclusosi come noto, sulla collina del Golgota.
In mezzo una serie di noti episodi che tento di immaginare e raffigurare attraverso questa serie di immagini.
Si parte da una rappresentazione astratta della colorata vallata solcata dal torrente Cedron, dove la sera del giovedì Gesù si ritirò in preghiera all’interno del podere-giardino del Getsemani. Il fiume assume toni rossi-arancioni come a voler rappresentare un triste presagio……
Il Re dei Giudei viene arrestato, condotto nel Pretorio e interrogato da Pilato. Giudicato innocente, viene abbandonato nelle mani del popolo. Flagellato e incoronato con spine. Crocefisso ascende al calvario insieme ai 2 ladroni, tra due ali di folla inferocite e impazzite, dove morirà all’ora 9° (3 del pomeriggio) accompagnato dallo strazio e dalle lacrime di Maria a delle altre 2 madri.
A testimonianza, rimangono solo 3 lacrime impresse nel legno bagnate dalla una violenta tempesta che ne seguì.
La serie di immagini si conclude con un “viaggio” immaginario, un volo sulla Terra Promessa……un ultimo sguardo di speranza sul Creato. E al tramonto, un fascio di luce illumina le rive del Giordano quasi fino alle “lontane” sponde del Tiberiade, poco lontano da casa Nazareth.
Le immagini sono state scattate nei pressi delle selvagge insenature di Costa Merlata, a sud di Ostuni (BR).
Attrezzatura utilizzata: Canon 6d, 28-105mm, 70-200mm, filtro CPL.